Godere nel cuore delle Dolomiti, in Valle di Casies. Chi intraprende passeggiate ed escursioni, vive l’ambiente più intensamente e le vedute panoramiche sui ghiacciai delle Alpi centrali e sulle cime frastagliate delle Dolomiti ricompensano ogni fatica.
Impressioni indelebili che invogliano ad affrontare la vetta successiva e che vi faranno entrare in sintonia profonda con l’ambiente che vi circonda, dimenticando lo stress.
LasciateVi incantare dello stupendo paesaggio…
L’area turistica Val Casies-Monguelfo-Tesido propone diversi tour in mountain bike, di diverso grado di difficoltà. I professionisti del pedale non verranno delusi dalla regione, così come i dilettanti e i principianti. In estate vengono offerti anche tour guidati, dalla scuola MTB Val Casies, da consigliare in particolar modo a chi preferisce lasciare la pianificazione del tour in mano alle guide ciclistiche locali.
L’area turistica Val Casies-Monguelfo-Tesido può essere magnificamente esplorata in bicicletta.
In quasi nessun’altra area dell’Alto Adige l’offerta di rustiche baite di montagna gestite è così ampia. In occasione dell’annuale Festa delle malghe le baite della Val Casies, rinomate e amate dappertutto, si mostrano nel loro splendore. Indipendentemente dalla festa, le baite dell’area della Val Casies-Monguelfo-Tesido rappresentano una grande attrazione sia in estate che d’inverno. Sia che si tratti di andare in slitta, fare escursionismo, camminare con le ciaspole o andare in mountain bike, una sosta in baita fa parte di quasi ogni attività del tempo libero.
I numerosi piatti tradizionali sono talmente invitanti da non riuscire a resistere: canederli allo speck su insalata di crauti, gnocchi al formaggio, tradizionali Kaiserschmarrn, strudel di mele …
Isolata per via delle alte montagne e ancora protetta dalla frenesia di questo mondo, la Val Casies è un luogo più tranquillo e pacifico di molti altri. Le usanze, le tradizioni e le abitudini hanno potuto mantenere il loro significato fino ai giorni d’oggi. Servono a conservare l’identità, a esprimere la fede, a ricordare alcuni avvenimenti eroici e, certamente non meno importante in una valle che vede i suoi masi disseminati lungo tutto il paesaggio, a starsene piacevolmente in compagnia.
Conservare le tradizioni e viverle: i “pusteresi” non hanno bisogno di parlarne, lo fanno e basta.